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Lilith

Aggiornamento: 2 set

Colei che sceglie se stessa


Creato per Mama Luna





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C’è una figura che cammina ai margini delle leggende, che sfugge alle definizioni, che non vuole essere collocata. È Lilith e io voglio nominarla tra le Dee, anche se il suo nome, nelle tradizioni ufficiali, viene spesso nascosto, distorto o temuto.


Perché Lilith non obbedisce,

non si piega,

non chiede permesso.


Nelle antiche leggende ebraiche, si racconta che Lilith fu creata assieme ad Adamo, dalla stessa terra, nello stesso istante.

Non venne forgiata da una sua costola, ma dalla stessa sostanza.

Pari.

Ma quando Adamo volle dominarla, volle che lei si inchinasse, Lilith rifiutò.

Non era stata creata per stare sotto nessuno. E così se ne andò.


Scelse l’esilio piuttosto che la sottomissione.

Abbandonò il paradiso pur di non tradire sé stessa.


Per questo venne marchiata. La storia la trasformò in demone, in tentatrice, in creatura della notte. Ma Lilith non diventò oscura per scelta: fu il mondo, incapace di accettare la sua libertà, a renderla tale.


Lei è demone solo per chi teme ciò che non si lascia domare.


Eppure Lilith è anche molto altro. È la voce della ribellione sacra, quella che nasce non dall’odio, ma dal profondo amore per la verità interiore. È l’energia che si sprigiona quando smettiamo di tradirci per compiacere gli altri. È l’ombra che contiene luce, desiderio, potere.


In astrologia, Lilith vive come la “Luna Nera”,

un punto invisibile ma potente,

situato in uno dei fuochi dell’orbita lunare.


Rappresenta il nostro lato nascosto, quello che spesso reprimiamo perché scomodo, sensuale, selvaggio, indomabile.

Eppure è lì che giace il nostro potere autentico, il nostro istinto primordiale, la forza che può liberarci da ciò che ci imprigiona.


Oggi, in molte visioni spirituali contemporanee, Lilith è tornata. Non come demone, ma come Dea dell’indipendenza, della sessualità libera, della verità interiore.


È l’archetipo della donna che non si adatta, che non si svende,

che non chiede scusa per essere ciò che è.

È la voce che sussurra:

“Non devi farti piccola per essere amata. Sii chi sei, interamente”.


Lilith ci insegna che la nostra anima non va addomesticata, ma ascoltata.

E ci invita a guardare in faccia l’esilio, la solitudine, il rifiuto — non come condanne, ma come passaggi sacri per ritrovare noi stessi.


Lei non è il male.

È il coraggio. È la verità.

È il fuoco che arde in ognuno di noi, in attesa di essere liberato.



ascolta con le cuffiette

contattaci per saperne di più!


Un abbraccio,

Aurora

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