Durga
- infoterraaterra
- 14 apr
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Aggiornamento: 24 mag

Durga è la Madre Divina, è in grado di assumere anche molte altre incarnazioni: Sarasvati, Parvati (materna), Karunamayi (dolce gentile), Kālī,... ogni appellativo descrive precise qualità della Devi (=Dea). Nell’iconografia la si vede maestosa con il suo corpo dorato, mentre cavalca un leone o una tigre, ha tre occhi e dieci braccia, alcune mani tengono le armi più potenti degli Déi e altre fanno mudra.
Il suo nome deriva dal sanscrito e significa
colei che difficilmente si può avvicinare.
Durga è l'incarnazione dell'energia creativa femminile Shakti (la parola significa Forza e riflette l’aspetto guerriero della Devi) ed è manifestazione dei poteri di Creazione e di Distruzione al tempo stesso. Nonostante questo aspetto ambivalente, è la Devi della seduzione e portatrice di pace, ma anche Devi guerriera della protezione e della forza interiore, icona di potere e liberazione: sconfigge i demoni ed elimina ogni ostacolo sul suo cammino. Rappresenta anche il potere del Risveglio Spirituale.
Il racconto del Devi Mahatmyam narra di Durga come dea guerriera nata per combattere e distruggere il demone Mahishasura, il quale non poteva essere sconfitto da alcun uomo o essere celeste. Mahishasura scatenò un regno di terrore sulla Terra, in Cielo e negli Inferi e solo una donna avrebbe potuto ucciderlo. Fu così che gli dèi e la triade Brahmā, Visnù e Śiva crearono un abbagliante raggio di Energia dal quale nacque Durga.
Secondo una delle leggende, Durga è la moglie del Dio Shiva.
Durga è inoltre una delle tre principali Mahavidya, cioè le 10 Dee dello Yoga tantrico, oggetto della conoscenza trascendentale.
Durga è una Madre, una protettrice bella, regale e fiera.
Infatti è la divinità a cui appellarsi quando si è in profonda difficoltà poiché protegge i devoti dal male e dalle difficoltà della vita.
La si può descrivere a metà strada tra la furia selvaggia della Dea Kali e la dolcezza che contraddistingue Lakshmi, Parvati e Sita.
L'ira di Durga è rivolta agli attaccamenti del nostro Ego: la sua furia e le sue armi sono volti a scardinare i nostri ostacoli interiori.
È una Dea orgogliosamente autosufficiente.
Durga Puja (dove Puja significa culto) si celebra dal sesto al decimo giorno di Luna Piena nel mese di Ashvin (sesto mese del calendario induista), essendo frequente lo sfasamento tra il ciclo lunare e i mesi solari si può approssimare ai mesi di settembre/ottobre.
Il Puja dura cinque giorni, periodo considerato come la venuta della figlia sposata, Durga, a suo padre, nella sua casa sull'Himalaya ed è la festa più importante del Bengala: durante questi giorni la vita quotidiana si ferma per dare spazio ai festeggiamenti. Alla fine dei sei giorni l'idolo viene portato in processione in mezzo a canti e rulli di tamburo fino al fiume o in altri luoghi acquatici ove poi viene posata per indicare la partenza della dea verso casa sua da suo marito sull'Himalaya.
Durga può essere invocata con alcune Asana (=posizioni) di yoga, ma anche tramite alcuni Mantra.
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Un abbraccio,
Benny









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