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La Calendula (calendula officinalis)

Aggiornamento: 13 set 2024


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Toccasana per eccellenza

La Calendula appartiene ad un genere che comprende 12 specie di piante sempreverdi, è una delle piante officinali al primo posto nel nostro territorio. Ha un fusto vellutato di circa 50cm di altezza e foglie spesse lanceolate, vischiose al tatto. I capolini fiorali di colore giallo o arancione la rendono simile a una grossa margherita.


La Calendula cresce nei giardini, nei prati e addirittura nei mucchi di detriti, adora terreni ben drenati e fertili; il suo nome deriva dal periodo di fioritura che coincide con le calende (il primo giorno di ogni mese dell'anno). Spesso viene confusa con il Tagete, più piccolo e originario dell'Africa e del Nord e Sud America.


Era considerata annunciatrice della pioggia in passato perché se i capolini dopo le 7 di mattina erano ancora chiusi significava che sarebbe piovuto.

Le sommità fiorite si possono consumare fresche o essiccate.


Il suo utilizzo in campo medico risale all'antico Egitto, i decotti son noti già agli antichi greci: veniva usata come collirio antisettico, tintura contro verruche e punture di insetti. I Romani la utilizzavano per aromatizzare il vino insieme a rose e violette.


Dal sapore speziato, amaro e pungente, può essere utilizzata per aromatizzare burro, formaggi, zuppe di pesce, insalate biscotti, creme e torte.



BENEFICI


Tutta la pianta può essere utilizzata, dallo stelo ai fiori. La calendula ha proprietà antisettiche antinfiammatorie, cicatrizzanti e demagogiche. Ha un potere depurativo e tonico per la circolazione del sangue e per favorire la guarigione delle ferite, è un ottima collaboratrice nella guarigione dell’epatite infettiva. Queste sono solo alcune, ma molte sono le proprietà e altrettanti gli usi che se ne può fare.


Viene utilizzata in forma di decotto o di tisana per regolarizzare il ciclo mestruale, epatite infettiva, vermifugo e ulcere gastriche.


Ha anche un noto uso esterno valido per le contusioni, vene varicose, la pelle arrossata e infiammata. È tra i migliori cicatrizzanti naturali che crescono spontaneamente nella nostra flora, per questo è molto apprezzata in pomata per curare ferite, tagli e bruciature.


Si può utilizzare per gli arrossamenti delle parti intime, in questo caso un infuso di fiori secchi in olio d'oliva.


INFUSO


*i tempi di infusione sono solo consigliati, occorre sperimentare. Per saperne di più clicca qui!


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ALTRE IDEE


Prova ad aggiungere alcuni petali in cottura nei piatti di riso e uova, oppure lasciali in infusione nel latte. In The Receipt Book of Charles Carter (1732) è presente una ricetta per il vino alla calendula.



E tu conoscevi questa fantastica pianta?

Raccontaci la tua esperienza!


Un abbraccio,

Aurora

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